14_06_2012 | BILANCIO, GLI EMENDAMENTI DI SEL SU IMU E IRPEF

Giovedì, 14 Giugno 2012

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BILANCIO, GLI EMENDAMENTI DI SEL SU IMU E IRPEF


Sono tre gli emendamenti proposti da Fabio Pazzaglia rispetto al regolamento imu, tre situazioni per cui chiede l’esenzione totale: proprietari di casa che abbiano un reddito inferiore ai 20mila euro, che siano affetti da forma di disabilità grave, le onlus.


“Ho pensato – spiega – alle persone disabili che hanno bisogno di una continua assistenza da parte di professionisti o che non possono contare sull’aiuto dei familiari, perché magari hanno perso i genitori, e che dunque devono pagare anche due assistenti: si tratta di uscite importanti”.


Gli emendamenti di Pazzaglia contemplano anche, per esempio, i pensionati, “persone che percepiscono 800 euro al mese, magari una coppia che vive in una zona considerata di pregio, magari hanno un appartamento in che è piccolo ma ha lo stesso numero di vani di uno più grande. Anche loro rischiano di pagare una imu inadeguata”.


Infine, le onlus (l’emendamento per l’esenzione è stato presentato assieme a Stefano Brunori dell’Idv e Giuliana Moretti del Pdl). “Sul territorio comunale ci sono edifici di proprietà di onlus che svolgono chiaramente attività di utilità sociali.Questi soggetti erano esentati a suo tempo dal pagare l’ici perché svolgono una funzione importante, danno da lavorare a persone svantaggiate. Adesso saranno caricate da un’imu che arriva allo 0,99”.


Altra questione quella dell’irpef. “Col mio emendamento chiedo un’aliquota progressiva in modo da creare degli scaglioni in base ai redditi. Alla proposta della giunta di esentare i redditi fino a 15mila euro, io chiedo siano aggiunti ulteriori gradini, quelli previsti per legge”. E dunque aliquota allo 0,2 per i redditi tra 15mila e 28mila euro, aliquota allo 0,4 per redditi tra i 28mila e i 55 mila euro, aliquota allo 0,6 per i redditi tra 55 e 75mila euro e, infine, aliquota allo 0,8 per chi guadagna più di 75mila euro. Sembra che una simile modulazione potrebbe portare nelle casse del Comune sui 6 milioni di euro, cioè più di quanto previsto dalla giunta con la delibera proposta (quasi 5milioni).